"#io resto a casa", "#resta a casa", "#lavati spesso le mani e mantieni pulito l'ambiente di casa"... Certamente! Regole semplici da seguire, se non fosse per un annoso problema, già gravissimo in tempi "normali", figurarsi adesso: manca l'acqua.
Interi quartieri lamentano la mancanza di approvvigionamento idrico da parecchi giorni, alcuni perfino settimane. E questo a Vittoria succede da tempo. Ma in un momento così delicato come quello che stiamo attraversando una maggiore attenzione alla risoluzione, anche parziale, del problema, la Città lo meriterebbe. Macchè, di risposte nemmeno l'ombra: gli uffici preposti sono chiusi e ai numeri indicati non rispondono. Chi può permetterselo è costretto a richiedere l'intervento di autobotti private a suon di bigliettoni. Ma la maggior parte delle famiglie bisognose che hanno richiesto e ricevuto il bonus di 100 euro, peraltro spendibili per intero nello stesso esercizio commerciale (altra discutibile scelta!), come possono pensare di "investire" ben 50 euro per un autobotte privata?
L'acqua è un bene primario e comune, ma qualcuno sembra non rendersene conto. Sono state effettuate diverse segnalazioni da ogni settore, da ogni esponente politico, Sì perchè in casi come questi i colori politici non contano. La penuria d'acqua potabile non è di destra o di sinistra. Qualcuno ha pure tentato di interessare all'argomento la Prefettura di Ragusa per sollecitare chi attualmente amministra la Città ad affrontare e risolvere il problema. Il Comune di Vittoria non ha dato alcuna motivazione ufficiale ma si intuisce che non dipende solo da una condotta idrica vetusta o da guasti alle centrali di approvvigionamento idrico. Non si spiegherebbe perché gli stessi problemi si risolvano ogni dieci giorni quando viene erogata l’acqua, tra l’altro solamente per un’ora, per poi ritornare ciclicamente con la conseguente mancanza di acqua e i relativi disagi per le famiglie.
Per non parlare poi dei lunghi ritardi nel rifornimento idrico col servizio delle autobotti comunali: a fronte della richiesta a volte i cittadini aspettano due settimane e più. Un’emergenza nell’emergenza quindi, che dimostra come la Città di Vittoria in questo momento non abbia una guida realmente impegnata quotidianamente a risolvere le problematiche che si presentano ma una Commissione Prefettizia poco attenta, in questo caso, a quest’emergenza idrica che da mesi non riesce a risolvere che rimane uno dei bisogni primari dei cittadini.