Una canzone di Roberto Vecchioni. Dal titolo quantomai emblematico in questo periodo così difficile. A cantare “Sogna ragazzo sogna” 25 giovanissimi vittoriesi, con il sistema del mixaggio video, uniti da un comune denominatore. Fanno parte tutti, infatti, dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII-Colonna guidato dalla dirigente scolastica Vittoria Lombardo. Un modo semplice e allo stesso tempo affascinante per rendere omaggio alla città in un momento particolare che vede tutti distanti ma uniti, in questo caso nel canto, che arriva al cuore di tutti attraverso le voci dei bambini del coro della scuola, il coro Hathor diretto dall’insegnante Cinzia Spina. “Sognare – come riportato dal poeta spagnolo Pedro Salinas nel video di Vecchioni riferito alla stessa canzone – è il mezzo che l’anima ha perché non le fugga ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste”. L’idea del video è venuta alla stessa insegnante Spina che si è avvalsa della collaborazione tecnica del presidente del consiglio d’istituto, Gregorio Lenzo. Il video musicale così realizzato si prefigge di promuovere l’importanza di fare sentire i bambini vicino a quel mondo della scuola, che allo stato attuale non possono frequentare fisicamente, dove, però, sanno che ogni giorno scrivono un pezzo della propria vita e della loro storia. E’ stata una bella esperienza, davvero entusiasmante, molto apprezzata dalla dirigente scolastica, che ha espresso la propria soddisfazione nei confronti di chi ha collaborato alla realizzazione del video, genitori e alunni che si sono lasciati coinvolgere interpretando il tutto come un momento di vicinanza e di conforto nei confronti del mondo scolastico che, per il momento, a causa delle restrizioni sanitarie imposte per l’emergenza sanitaria, può essere vissuto solo virtualmente. Una speciale “avventura” musicale che non mancherà di rimanere viva nel cuore di tutti coloro che l’hanno animata e, soprattutto, di quanti hanno avuto modo di applaudirla perché colpiti dalla generosità con cui gli interpreti si sono donati, musicalmente parlando, per esprimere le sensazioni di questo momento.