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Carenza idrica e dipendenti infedeli, nota dei sindacati

Redazione
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L’annuncio dell’avvio di un’indagine per individuare alcuni dipendenti “infedeli”, rei di aggravare la situazione idrica in città, ha causato la presa di posizione da parte della Cgil e della Cisl.

 

In una nota inviata ai Commissari, al dirigente della Direzione Ecologia, al segretario generale, al medico competente ed al responsabile della Sicurezza Prevenzione e Protezione, i sindacati scrivono: “condividiamo l’iniziativa dei Commissari sull’avvio di un’indagine interna per appurare eventuali responsabilità e, se accertate, non saremmo certamente noi a difenderli, ma sarebbe stato opportuno aspettare le risultanze dell’indagine prima di rilasciare dichiarazioni che potrebbero generare affrettati processi mediateci verso un’intera categoria. Auspichiamo- scrivono ancora- che l’indagine permetta di scoprire i responsabili e che produca al più presto gli opportuni riscontri, anche perché non vorremmo si ripresentasse la stessa situazione di qualche anno fa quando fu avviata un’indagine, della quale non se ne conoscono gli esiti, per la sparizione delle chiavi per le manovre alla rete idrica. Apprendiamo dai lavorati di alcune rilevanti criticità nel servizio idrico. Ci riferiamo ad esempio alle condizioni della rete idrica, definita un colabrodo. A ciò si aggiunge la riduzione del livello delle falde acquifere e l’esiguità del personale impegnato nel servizio, tant’è che da qualche hanno risulta eliminato un turno”. I sindacati puntano poi l’attenzione sulla “annosa criticità dovuta al parco mezzi in dotazione”. Cgil e Cisl invitano quindi i destinatari della nota ad avviare i dovuti controlli su queste criticità al fine di rimuoverle e chiedono attenzione anche sulle condizioni di sicurezza del personale dipendente. 

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