Schivo, discreto per inclinazione, esasperatamente intimo, che preferì abitare con convinzione il suo spazio interiore, le stanze domestiche della propria famiglia, le aule dei suoi allievi, al contrario di altri che, in quello stato nascente dell’Italia del boom economico, e anche della spregiudicata industria culturale nazionale, frequentando circuiti molto ben selezionati, sgomitarono per affermarsi al grande pubblico. Un artista riluttante alla dimensione mercantile dell’arte, morto a Roma nel 1982, sua città di adozione; di struggenti rinunce, fin da promettente studente all’Accademia di Belle Arti a Palermo al fianco dell’amico Renato Guttuso; oggi, torna nella sua Ragusa natia, con una corposa selezione di opere a cura di Andrea Guastella, per raccontare in maniera complessiva ed esauriente il suo intenso viaggio, stilistico e introspettivo, politico e artistico allo stesso tempo.
Una mostra allestita, per la prima volta, e appositamente, presso quella stessa Sala Borsa della Camera di Commercio di Ragusa dove Salvatore Ferma, all’inizio degli anni Sessanta, fu chiamato a realizzare un ciclo pittorico ‘murale’ dedicato al lavoro e alla sua terra, e che ancora oggi ne decora vividamente le grandi pareti. Come in “Un unico linguaggio che a volte grida, spesso canta, talora sceglie un impaurito silenzio”.
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Sala Borsa della Camera di Commercio
Via Natalelli, 137
Ragusa
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Coordinamento organizzativo, Biagio Battaglia
Progetto grafico, Alessandra Roccasalva
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Dal 16 novembre 2024 al 06 gennaio 2025
Apertura tutti i giorni, tranne il 24, 25, 26, 30, 31 dicembre e il 1° gennaio.
Orario, dalle ore 17.15 alle 20.00.
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Contatti
Telefono/Whatsapp 3400031368
E-mail andreguast@yahoo.com
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