Il primo cittadino di Acate con un nota pervenutaci, ricorrendo alla filosofia cartesiana chiarisce alcuni passaggi sulle posizioni intraprese dal civico consesso. Il suo primo passaggio, le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, insieme ai consiglieri di opposizione/maggioranza:
“Acate è il Comune più ricco d’Italia”. Il sindaco Raffo fa alcune precisazioni in merito mediante le quali spiega le condizioni preesistenti del dissesto dell’ente: “Non riesco a capire. Vediamo se capite voi, Concittadini. Nel 2012 il Consiglio è chiamato ad approvare le aliquote delle tasse. L’Amministrazione Comunale propone il minimo previsto dalla Legge, ma la Maggioranza consiliare, per motivi socio-economici, vota la metà del minimo. Nulla da eccepire, se non fosse che tale comportamento popolare, manda in rovina il Comune. La Corte dei Conti più volte aveva evidenziato una condizione strutturale di crisi di liquidità e un ammontare di debiti pari a € 3 Milioni 218 mila; inoltre nel 2012 il Comune aveva un indebitamento complessivo del 57% rispetto al totale delle Entrate,… una condizione di deficitarietà strutturale e che nei Bilanci venivano inserite consistenti somme remote e di dubbia esigibilità antecedenti il 2008 mai riscosse per € 441.513,12. Insomma, il Comune era già in Dissesto.” Altresì, il primo cittadino acatese illustra l’azione introdotta dal Segretario Comunale il quale ha informato i consiglieri della situazione finanziariaaggiungendo che “il Dipartimento delle Finanze di Roma, con note del 28 agosto e del 3 settembre 2012, ha comunicato il totale azzeramento dei trasferimenti erariali per il nostro Ente”. Il Sindaco aggiunge, inoltre “che in tutti i Comuni le aliquote IMU sono state alzatee si dichiarapreoccupatodel comportamento del Consiglio” puntando le responsabilità su quest’ultimo: “Sta portando alla conseguente dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Dal punto di vista politico… tale responsabilità va addossata al Consiglio”. Secondo il prof Raffo tutti erano consci della situazione e ciò nonostante il “Presidente Di Natale tira dritto e interpella il Segretario circa il modus procedenti della votazione… Il Segretario ribadisce l’illegittimità del comportamento della Maggioranza-Opposizione perché la proposta manca dei pareri degli Uffici. Ma ogni appello cade nel vuoto. La Maggioranza-Opposizione trionfante impartiscel’estrema unzione al Comune e ai Cittadini di Acate.” Le conclusioni del Sindaco: “Dopo pochi giorni, il 6 Nov. 2012, la Giunta, sulla base di specifica richiesta dell’Uff. ispettivo regionale riproponele aliquote minime ministeriali… per il pareggio di Bilancio 2012”.