Accogliamo la nota pervenuta da Cristina Spata rivolta all’assessore del Comune di Vittoria, Francesco Cannizzo:
“Nel Gennaio 2016 l' assessore Cannizzo, intervistato su e20 Sicilia, sostenne che usufruire di sgravi sulle tasse per l' adozione di un cane del canile fosse solo uno spot elettorale. Nell'aprile 2016, dopo anni di amministrazione assente nel settore canile/randagismo e a poco più di un mese dalle amministrative, la neo assessore Fiorellini, che subentrò a Cannizzo, diede il via alla stessa iniziativa che Cannizzo aveva precedentemente bocciato. Alla luce di quanto constatato, siamo certi che tutto ciò a cui abbiamo assistito sia volto alla sensibilizzazione dei cittadini e alla promozione, dunque, delle adozioni? Nel primo punto della clausola D, si evince che la conditio sine qua non affinché avvenga l'adozione sarebbe la regolarità dei pagamenti di tutti i tributi da parte dell'adottante, ma, alla luce di quanto accaduto, sembra quasi sia una tattica ad hoc volta a smascherare chi non sia in regola. Ritengo a questo scopo che, come tutte le problematiche da affrontare, bisognerebbe sensibilizzare la città a tutti i livelli, evidenziandone i punti di criticità in modo da poter elaborare soluzioni concrete e non aleatorie come fino ad oggi. La stessa Fiorellini, venendo a conoscenza dello stanziamento di un fondo volto alla sterilizzazione dei randagi creato per sopperire alle lacune che il comune continua a palesare nonostante la legge regionale 3 Luglio 15/2000, chiese addirittura che venisse affidato alle competenze del comune per una gestione più oculata e sapiente.
Noi animalisti adesso siamo veramente stanchi di essere oltraggiati da questa amministrazione ridicola, inadeguata ed incompetente come quella degli ultimi anni. Nonostante esistano leggi chiare e severe in merito al problema del randagismo, l'amministrazione eslege non si cura affatto di tali tematiche. I cani in questione, in quanto per legge di pertinenza del comune, dovrebbero essere sotto la piena responsabilità del Sindaco, avere diritto ad apposite strutture, usufruire di sterilizzazione e vaccinazioni, essere provvisti di microchip a nome e a spese del proprio comune e, nel caso in cui non costituiscano pericolo per sé o per altri, potrebbero essere affidati a dei tutor per il loro reinserimento nella città.
Il mio impegno politico e il nostro da volontari hanno il precipuo scopo di mettere a conoscenza i concittadini delle tematiche di cui sopra, dell'iter che dovrebbe essere seguito per scongiurare i pericoli a cui andiamo incontro sottovalutando il problema del randagismo. Ci sono, per esempio, delle direttive specifiche da seguire dopo aver denunciato il ritrovamento di un cane. Infatti, inserito il microchip per 30 giorni a nome del comune, si diventa affidatari del cane facendosi carico della vaccinazione, mentre è di competenza dell'ASL è la sterilizzazione e l'inserimento del microchip. Essendo venuti a conoscenza dello stanziamento di 135 mila euro di cui solo100 mila euro sono stati spesi, per la costruzione di nuovi box ci chiediamo dove siano finiti i restanti 35 mila euro per completare e mettere in regola il rifugio di Contrada Carosone come mai il Comune non utilizza queste risorse debitamente stanziate? E soprattutto, a che titolo e con che coraggio chiede la gestione del fondo creato dai volontari per sopperire alla negligenza dell'amministrazione uscente? Ricordiamo per altro, che dopo 2 mesi di continue pressione il comune ha portato 20 sacchi di crocchette che basteranno per circa 5/6 giorni e che fin ora i cani del canile hanno continuato a mangiare e ad essere curati, solo grazie alle iniziative dei volontari e alle gentilissime persone che continuano a fare donazioni.”
Spata Cristina
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