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Nuovo PRG: sviluppo urbano a Sud: la Giunta Moscato ingrana la marcia

Stop all'edificazione verso Ovest

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La giunta Moscato ingrana la marcia e presenterà in Consiglio comunale le linee direttive del nuovo Piano regolatore che prevedono – tra le altre – lo sviluppo urbano verso la zona costiera, Scoglitti, verso sud e non più verso ovest, in direzione S.S. 115, come in passato.

Modifiche importanti ed innovative che sostituiranno quelle del precedente PRG risalente al 2003 ed ormai necessarie di un nuovo “lifting” fortemente voluto dall’ amministrazione Moscato.

“A 300 metri dall’asse viario abbiamo tracciato un linea di demarcazione al di là della quale non si potrà più edificaredichiara il primo cittadino - Un confine dettato non da interessi specifici ma da una visione complessiva dello sviluppo della città. Dobbiamo riqualificare quanto già costruito e dobbiamo dare spazio allo sviluppo e quindi all’ edilizia turistica e ricettiva. L’amministrazione pensa pertanto ad uno strumento previsto dalle nuove leggi urbanistiche; si tratta della perequazione che dà la possibilità di costruire strutture ricettive e servizi”.

Artefice del progetto, l’assessore all’Urbanistica, Paolo Nicastro, che di concerto col Sindaco sostiene che «Non c’è più tempo da perdere. Il nuovo Piano regolatore darà nuove regole urbanistiche e vincoli di edificazione residenziale, ricettiva ed artigianale»

A palazzo Iacono sanno che il percorso non sarà facile ed incontrerà mille difficoltà, in primis  nell’ iter di approvazione ma possono contare su una salda maggioranza e sulla volontà di attuazione.

«Dalla zona di Baia del Sole fino a Costa Fenicia le costruzioni realizzate a 150 metri dal mare che non sono né alienabili né sanabili, dichiara ancora Nicastro, potranno essere spostate nella zona regolamentata con il vantaggio di aumentare la cubatura del 20 per cento e ridare pertanto valore agli immobili. Da Costa Fenicia a Macconi, dove si trovano anche diffusi insediamenti agricoli, sarà possibile costruire strutture turistiche pur nel rispetto delle aziende agricole esistenti».

 

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