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"In pellegrinaggio con Maria, piena di Spirito Santo"

Commento al Vangelo della VI Domenica di Pasqua

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Pubblichiamo - come ogni Lunedi - i commenti al Vangelo della Domenica, a cura di Don Beniamino Sacco.

La Comunità dello Spirito Santo, ha vissuto ieri sera la festa parrocchiale con la processione del simulacro della "Madonna di Fatima" per le vie della parrocchia; una occasione in piu' per coniugare il messaggio evangelico alla figura della Vergine Madre, tutta "piena" di Spirito. "Non una processione, dichiara il parroco, ma un vero e proprio pellegrinaggio, fatto di preghiera e canti ma anche occasione per riflettere che ci è stata offerta dai tanti "altarini" incontrati lungo il cammino che non non segno di religiosità ed esteriorità ma di profonda fede ed intimità con Dio"

La festa esterna della Madonna di Fatima è l’occasione propizia per verificare con lei ciò che l’ha resa donna dell’ascolto, mistica, contemplativa e madre del mistero dell’ incarnazione del Figlio di Dio.

L’ascolto ha prodotto in lei la disponibilità a rendersi “Serva”. “Avvenga di me, ciò che tu hai detto”. La contemplazione Le ha fatto assaporare il mistero di Dio: “ Ave Maria, piena di grazia”. La maternità l’ha coinvolta totalmente nel progetto salvifico che il padre ha affidato al Figlio:” Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’ Altissimo”.

Tutto questo avverrà alla presenza e per opera dello Spirito Santo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te”. Quello stesso Spirito che il Figlio promette ai suoi discepoli e grazie al quale gli stessi capiranno tutto quanto c’è da capire nell’ annuncio del messaggio evangelico: “Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito, lo Spirito della verità che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce”.

E’ la chiave di lettura di tutto il percorso storico della Chiesa come assemblea dei credenti e nello stesso tempo di ogni singolo cristiano. Lo Spirito elimina la paura della solitudine: “Non vi lascerò orfani: verrò da voi”. Cristo continua la sua opera e si rende presente tramite lo Spirito Santo. Esso è l’anima del popolo di Dio, la sua novità e la sua stabilità creativa. Realizza l’unità tra Gesù e coloro che nel suo nome si fanno discepoli e testimoni.

Lo Spirito, inoltre, è dato come “difensore” e “consolatore”. I Discepoli comprendono subito quanto bisogno c’è in loro di essere garantiti e sorretti nell’annunciare la Buona Novella e di quanto bisogno hanno di essere sostenuti nel lro lavoro missionario. La presenza dello Spirito. Li stimola ad affrontare la “fatica” enorme che il ministero. Loro affidato, porta con sé e a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto nelle sconfitte.

Ne sa qualcosa San Paolo, il quale, grazie allo Spirito supera le delusioni che prova nel trasmettere la Parola che Gesù gli ha affidato. Anche in questi nostri tempi, dobbiamo avere la certezza che la nostra opera di evangelizzazione diventa efficace nella misura in cui permettiamo allo Spirito Santo di svolgere la funzione per cui ci viene donato.

E’ la garanzia che la Parola che noi come Chiesa annunciamo è garantita ed illuminata dalla presenza del Paraclito che Gesù ci dona. La Madonna è il modello più credibile a cui possiamo ispirarci. Lei che è stata riempita di Spirito Santo non solo ha generato il Cristo Gesù, ma continua nella storia a portare nel suo grembo la presenza del dono dello Spirito, grazie al quale la sua storia si intreccia con la nostra storia, attraverso le manifestazioni miracolose che indicano la presenza materna tra noi.

P. Beniamino

 

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