Giorno 27 gennaio 2018 l'Istituto Comprensivo “F. Traina” ha deciso simbolicamente di “fermarsi”, dedicando l'intera mattinata al “Ricordo” e alla “Memoria” delle vittime della follia nazista, con un'attenzione particolare alle donne che subirono una persecuzione eccezionalmente brutale da parte del regime. L'ideologia nazista, infatti, colpì soprattutto le donne Rom, quelle di nazionalità polacca e quelle che avevano difetti fisici o mentali e che vivevano negli istituti. Interi campi – come quello di Ravensbrück, Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen – furono destinati specificatamente alle donne, così come speciali aree all’interno di altri campi di concentramento. Né le donne, né i bambini, ebrei e non, vennero risparmiati dalle uccisioni di massa condotte dai Nazisti e dai loro collaboratori. Nei ghetti, così come nei campi di concentramento, i Nazisti selezionavano le donne per inviarle a lavori forzati che spesso ne causavano la morte; inoltre, i medici e ricercatori nazisti spesso usarono donne ebree e Rom per esperimenti sulla sterilizzazione e per altre pratiche disumane di ricerca, contrarie a qualunque etica. Sia nei campi che nei ghetti, le donne subirono pestaggi e stupri e milioni di donne ebree furono costrette ad abortire, ad assistere alla morte del nascituro o a morire con lui. Intensi e carichi di emozioni i momenti di drammatizzazione, canto, musica e danza che hanno tracciato il profilo della figura femminile nei lager. Donne, madri, maestre, medici, pedagogiste, musiciste e fondatrici di orfanotrofi che hanno preferito morire piuttosto che separarsi dai piccoli. Una sobria rappresentazione, un taglio particolare, un aspetto storico sociale poco conosciuto quello che riguarda le donne nella Shoah e che ha visto i ragazzi coinvolti, grandi e piccoli, insieme alle loro famiglie, in un auditorium commosso e profondamente partecipe. Hanno aderito alla manifestazione i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado, con la partecipazione straordinaria dei bambini delle terze sezioni della Scuola dell'Infanzia del plesso Garibaldi, accompagnati, durante la rappresentazione, in maniera egregia, dalle insegnanti Rosalba Amato, Giovanna Cucuzzella, Maria Migliore e Angela Ferrara. Straordinario l'impegno profuso dalle docenti, professoressa Francesca Sarra e l'insegnante comunale Francesca Bozzali, che hanno curato la rappresentazione teatrale, scenica e musicale, con la collaborazione della professoressa Stefania Papa che si è dedicata all'allestimento della scenografia esterna. A tutti i ragazzi, alle famiglie e ai docenti che hanno reso possibile tale evento, vanno i ringraziamenti del Dirigente Scolastico, prof. Carmelo La Porta, il quale a conclusione della manifestazione si è rivolto a tutti gli alunni presenti con le parole della scrittrice austriaca di origine ebraica, superstite dell'Olocausto, Elisa Springer, deceduta il 20 settembre del 2004: “Oggi più che mai, è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per sperare che quell’indicibile orrore non si ripeta, è l’unico modo per farci uscire dall’oscurità”.