Nel suggestivo scenario della chiesa barocca di S. Antonio Abate, cuore del centro storico della città di Vittoria, è stato allestito il presepe biblico “Il Cielo sulla terra: et Verbum caro factum est” (Gv 1,14).
Il progetto, ideato e curato da Luciano D’Amico e realizzato in collaborazione con Angelo Alfieri, Giuseppe Busacca, Giuseppe Cardelli, Francesco Giliberto, Guido Massari, Massimiliano Occhipinti, Salvatore Tolaro e di Gianclaudio Tomasi che ha eseguito la messa in opera dell’impianto elettrico, ha come fil rouge il racconto del Natale. La nascita di Gesù è rappresentata sin dal concepimento dell’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria, proseguendo con la Visitazione della stessa alla cugina Elisabetta, i magi in cammino dall’Oriente, la ricerca affannosa da parte di Maria e Giuseppe di un alloggio, la Grotta della Natività, alla Fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
“L’ambientazione che abbiamo realizzato - afferma il curatore Luciano D’Amico - evoca i paesaggi tipici e le architetture della Terra Santa, rappresentate come delle quinte teatrali in un allestimento armonioso che integra anche la struttura recuperata recentemente. E’ un presepe, questo, a cui abbiamo voluto affidare una funzione importante e cioè quella di una nuova evangelizzazione. La voce narrante è quella fedele della Parola, visibile grazie ad una selezione dei testi dei Vangeli, che, posti lungo tutto il percorso, accompagnano i visitatori, in un binomio Parola-rappresentazione che arricchisce e riempie di significato il presepe. Un invito a riscoprire tutti insieme il vero senso del Natale”. Non mancano scene e personaggi caratteristici del presepe tradizionale come u ziì Innaru [zio Gennaio], vecchio infreddolito, che accende un fuoco vicino alla grotta per scaldarsi e riscaldare il Bambinello e Benino, per noi siciliani Susi Pasturi, pastore dormiente, ispirato dalle Sacre Scritture in quanto il primo annuncio della nascita di Gesù fu dato proprio ai pastori che dormivano, il quale, secondo la tradizione, sogna il presepe e non deve essere svegliato per non farlo svanire.
A dare forma alle scene bibliche sono le straordinarie figure artistiche realizzate dal rinomato ceramista calatino Vincenzo Velardita, artigiano-artista che è riuscito a rappresentare con grande intensità emotiva lo stupore di Maria nell’inatteso annuncio che l’avrebbe resa madre di Dio, la gioia dell’incontro della Vergine con la cugina Elisabetta, la tenerezza di Giuseppe con in braccio Maria, la contemplazione del mistero dell’incarnazione del Dio Bambino nella mangiatoia. Un allestimento sobrio e minimalista che non sovrasta i contenuti, in cui l’uso sapiente delle luci sottolinea l’importanza delle scene bibliche e che, per non distrarre il visitatore, dosa la presenza di mestieri e di personaggi che rischierebbero anche di indebolire il racconto evangelico.
“E’ un presepe – afferma Luciano D’Amico – che avvolge il visitatore-pellegrino in un viaggio spirituale che odora di timo e di rosmarino e che è nostra intenzione arricchire negli anni a venire, con nuove scene, per rappresentare tutta la vita di Gesù: dall’Annunciazione fino alla Resurrezione”.
Installata nell’abside dell’altare maggiore della chiesa barocca, la Natività Monumentale è opera di Arturo Barbante, apprezzato artista e collezionista, noto per aver realizzato, tra le altre cose, diversi presepi artistici in vari spazi urbani della città di Vittoria. Alla fine della visita è possibile degustare specialità gastronomiche tipiche, preparate nel rispetto delle ricette tradizionali da giovani ed adulti della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista, promotrice dell’iniziativa. Sempre all’interno del complesso architettonico monumentale di Sant’Antonio Abbate è presente, inoltre, un mercatino del commercio equo-solidale, il cui ricavato sarà devoluto al sostegno della missione in Cile dei giovani coniugi vittoriesi Angela e Salvatore Macca della Fraternità dell’OFS (Ordine Francescano Secolare) di Vittoria.
Il presepe, allestito in via Magenta, all'altezza di via Bari, sarà visitabile nei giorni 1,2,3 e 6 gennaio dalle ore 19 alle ore 22.