La notizia, così come il video, sono oramai diventati virali con migliaia di condivisioni e ovviamente di commenti più o meno “garbati”.
Tutti sappiamo che non si ruba, ce lo hanno insegnato da piccolissimi i nostri genitori, i nonni, gli insegnanti, i catechisti per chi è cattolico. Ma al di là del diverso credo, rubare è azione da non compiersi, moralmente scorretta!
E se a rubare è proprio chi dovrebbe dare l’esempio?
Il fatto è avvenuto a Gela e a diffonderlo in rete sono i proprietari del locale commerciale, un ferramenta, dove è avvenuto il fattaccio; il ladro? un prete che - sacchetto alla mano – è stato colto in flagrante dalle telecamere interne di sorveglianza nell’atto di agguantare alcuni capi per introdurli, furtivamente, dentro la sporta.
Il prete senza battere ciglio ha preso un paio di pantaloni da lavoro e li ha subito conservati. Poi davanti alla telecamere si è sistemato sciarpa e cappotto, e prima di andare via senza pagare il conto ha preso anche una matassa di filo.
Ma non recitava il settimo comandamento: “non rubare”?
Ora, lungi dal voler commettere un altro peccato, ovvero quello di “giudicare” o emettere sentenze gratuite e scontate, (“chi è senza peccato scagli per primo la pietra”), ci rammarica solo il cattivo esempio. In rete navigano soprattutto i nostri ragazzi, i nostri figli e vedere queste scene circolare in maniera incontrollata non fa certamente bene a nessuno. Diciamo che ci facciamo tutti una cattivissima figura!
Ovviamente il furto non si giustifica e, come giusto che sia, sull'episodio indagano le forze dell’ordine.
(foto web)