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Centro Servizi Donne, un grido d'aiuto: MAI PIU' violenza sulle donne!

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Si parla tanto e da diversi decenni di violenza sulle donne. In casa, a lavoro, sui marciapiedi di una metropoli distratta e incontrollata, insomma la donna è di fatto "violentata" e a volte silenziosamente, perchè la vittima non riesce a denunciare chiudendosi nel proprio dolore, per vergogna o semplicemente perchè non conosce le tecniche per "uscirne fuori" e gridare : MAI PIU'!

Ecco che, invece, una soluzione esiste, ed oggi ne vogliamo parlare con voi, fedeli lettori!

Il “Centro Servizi Donne” è un’associazione con sede a Ragusa, dal 2011 si occupa di iniziative finalizzate ad uno sviluppo locale attento alla prospettiva di genere. Impegnato nelle seguenti attività: pari opportunità; lavoro e previdenza, iniziative rivolte a favorire l’uguaglianza di opportunità tra uomini e donne, attività di informazione, consulenza e sostegno alle vittime della violenza sessuale, nonché l’attivazione di strutture residenziali per donne in difficoltà, a causa, soprattutto, di maltrattamenti e violenze.

Offre sostegno sociale, psicologico e legale.

Sostegno sociale e psicologico: counseling, sostegno individuale, sostegno anti- mobing, percorsi di autostima, comunicazione assertiva, informazione e accompagnamento ai servizi territoriali e al lavoro di rete, avvio reti locali.

Sostegno legale: consulenza legale su vertenze di natura penale e civile, di diritto del lavoro.

Il Centro Antiviolenza fa parte della Rete Regionale e della Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza ed opera secondo le finalità, gli obiettivi e le metodologie elaborate dai Centri in Italia. Ogni giorno “il Centro Servizi Donne” registra, in tutta la provincia di Ragusa, numerosi casi di violenza e maltrattamenti nei confronti di donne e minori, a cui si somma l’elevato numero di femminicidi su tutto il territorio nazionale.

"Siamo preoccupate e spaventate dichiarano la (Dott.ssa Romina Licciardi Presidente – Dott.ssa Rosalba Riggio Assistente Sociale – Dott.ssa Alessia Di Liberto psicologa – Dott.ssa Giovanna Di Pasquale psicologa – Avv. Giovanna Ragusa) dal clima di violenza e maltrattamenti che si respira all’interno del focolare domestico, luogo che per sua natura dovrebbe essere il più sicuro per donne e minori, che sembra in costante aumento."

Innumerevoli richieste di aiuto ci sono pervenute dopo il lockdown: “donne prigioniere nelle loro case con uomini violenti dai quali è impossibile fuggire”. Non possiamo restare fermi di fronte a questo dramma nel dramma.

Riteniamo  - continuano - che occorrerebbe potenziare e identificare strutture in più rispetto a quelle esistenti per accogliere le donne vittime di violenza e i loro figli, anche nel caso in cui siano costrette alla quarantena. Crediamo che il territorio vittoriese soffra ancor più rispetto alle altre città della provincia, per elevato numero di lavoratrici migranti impiegate nelle campagne della fascia trasformata. Purtroppo, per lavorare nelle serre, le donne rumene non devono solo accettare una paga misera, a fronte di giornate lavorative che durano anche 12/14 ore. Il loro sfruttamento è doppio, poiché molte di esse devono inoltre accettare di piegarsi ai piaceri sessuali dei datori di lavoro, dei caporali, dei "colleghi".

Ecco perché - concludono - vogliamo spenderci anche e soprattutto sul territorio vittoriese.

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