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Vittoria continua a riscoprire il suo Liberty: ieri il secondo incontro sul tema in sala Mandarà

Giovanni Robustelli relatore del tema

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Se Ragusa, Modica e Scicli sono definite – a buon titolo - città barocche, Vittoria è certamente la città che più rappresenta lo stile Liberty ibleo.

E di liberty si torna a parlare in città, a rivalutarlo, a riscoprirlo; molte le pubblicazioni edite negli ultimi anni su questo stile, che a Vittoria, assume toni particolari e caratteristici che qualcuno ha definito “campagnoli”, non in senso dispregiativo, ma perfetta fusione tra gli elementi autoctoni e territoriali con quelli eclettici dell’Art Nouveau, dello stile floreale.

Di recente, l’associazione culturale "Liberty bene Unesco", sotto la presidenza del Avv. Francesca Corbino sta proponendo incontri specifici sul tema che registrano il sold out oltre al favore di molti, appassionati e non; l’associazione ha come scopo quello di fare conoscere l’immenso e prezioso patrimonio Liberty presente nnel nostro territorio e soprattutto, quello di “fare rete” con i Comuni e le altre associazione, affinché il Liberty siciliano sia universalmente riconosciuto.

Dopo l’ ultimo incontro con il noto studioso e critico d’arte locale, Prof. Alfredo Campo, si è tenuto ieri, presso la sala Mandarà, la seconda conferenza sul tema con ospite d’eccezione, il maestro Giovanni Robustelli, che ha ripercorso la storia del Liberty con dovizia di particolari interessanti, spaziando per tutto l’arco dell’ottocento, dalla Esposizione Universale di Parigi, fino all’approdo in Italia ed in particolare, in Sicilia, passando per il caratteristico Kursaal di Mondello, fino ad arrivare al Liberty di casa nostra.

Robustelli ha trattato ed esposto il tema dimostrando grande conoscenza dell’argomento, servendosi anche dell’ ausilio di materiale fotografico in diapositive ampliando la tematica al campo pittorico, scultoreo e dell’arredamento: la Belle Epoque, fu anche movimento culturale, di pensiero e filosofico oltre che artistico.

Un pomeriggio all’insegna dell’alta cultura, quello di ieri, che certamente avrà un seguito appassionato ed interessato.

 

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