Si celebrerà in tutta Italia il 25 novembre, la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ed istituita il 17 dicembre 1999, per proporre e sensibilizzare la pubblica opinione su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo.
Una data scelta non a caso. 235 novembre del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. È una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.
I dati sono allarmanti in tutta Europa: In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente una donna su tre, dai 15 anni in su. il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner, responsabili – secondo le statistiche - del 62,7% degli stupri. (fonte: ActionAid)
Da sempre la città di Vittoria è stata sensibile al problema e tante iniziative sono state messe in campo in questi anni per dire NO ad ogni forma di violenza, soprattutto quella sulle donne.
Degna di nota è l’iniziativa promossa e curata dal Dott. Rosario Giarratana in collaborazione con le Associazioni "Il Filo di Seta" di Vittoria e l'Associazione "Antiviolenza" di Comiso, dal titolo emblematico e significativo "#nonalzarelemani - Contro ogni forma di violenza sulle donne", un viaggio artistico dedicato alla donna e alla condizione in cui molto spesso è costretta a subire.
Una mostra, un vero percorso artistico con ben 22 tra artisti locali e nazionali esponenti, per testimoniare il proprio impegno contro la violenza sulle donne.
La mostra aprirà i battenti il 19 novembre 2018 alle ore 18.30 e le opere rimarranno esposte presso la Sala delle Capriate a Vittoria, fino al 2 dicembre 2018.
Un momento di arte e di cultura per sensibilizzare la cittadinanza su questo grave problema della “porta accanto” e per combattere l’indifferenza in cui spesso si cade e scade.
