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"Luce" torna in mare: la Tartaruga marina salvata dal WWF riprende il largo

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Una domenica diversa vissuta all’insegna dell’ecologia e della tutela dell’ambiente, quella vissuta ieri 2 settembre, dal gruppo di volontari del WWF Area mediterranea – delegazione di Vittoria, che si sono dati appuntamento di buon mattino presso la spiaggia di Randello, per vivere insieme un evento del tutto unico e particolare.

“Luce”, una tartaruga della specie Caretta Caretta – specie tra le più comuni nel nostro Mediterraneo - recuperata dopo aver ingerito un amo, dopo un periodo di riabilitazione è stata rimessa in libertà nell’ambiente a lei più congeniale, il mare; uno spettacolo della natura al quale in pochi nella propria vita avranno partecipato.

Questa specie di tartaruga e di altre specie di pesci, sono oggi fortemente a rischio estinzione, soprattutto a causa dell’elevata presenza di plastica nei nostri mari.

Bottiglie, buste, tappi, accendini , piatti e forchette, sigarette ed altro ancora che vengono scambiati dai pesci e dalle tartarughe per cibo ed ingeriti; per non parlare della pesca selvaggia che sta decimando migliaia di specie che rischiamo davvero l’ estinzione.

Più della metà di questi rifiuti arrivano dalle nostre case. A lanciare l’allarme è Legambiente (fonte) e in particolare, come emerge dall’indagine Beach Litter 2017 condotta in 62 punti del nostro litorale, risultano 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di costa. Ovviamente al primo posto della classifica dei rifiuti troviamo la plastica, seguite dal vetro e dalla ceramica, ancora metallo, carta e cartone. E ancora: sacchetti di plastica, shopper e buste. Numeri impressionanti !

Il vero problema sono i tempi “biblici” di decomposizione di certi materiali: per un pannolino si parla di circa 200 anni e per altri materiali plastici di oltre 500 anni. Oltre al grave danno per la fauna marina.

Un plauso alla delegazione WWF di Vittoria per l’impegno, la passione e la testimonianza che è ancora possibile “cambiare” a partire dai piccoli (e grandi) gesti come quelli di ieri mattina.

(foto: Gianluca Occhipinti)

               

 

 

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