Curioso il caso che desideriamo seguire riguardante un cittadino tunisino rimpatriato due giorni prima dell'udienza conclusasi con un provvedimento a lui favorevole, sembrerebbe infatti un'ingiustizia delle politiche migratorie europee, dato che il protagonista dell'incredibile e grottesca vicenda è Ben Salem Sofien, trenta anni, nazionalita' tunisina, residente a Vittoria da diversi anni, in possesso di passaporto, codice fiscale e con regolare rapporto di lavoro subordinato, il quale recatosi al commissariato di Vittoria per i rilievi dattiloscopici necessari al rinnovo del permesso di soggiorno, veniva fermato e successivamente trasferito all'ex C.I.E. di Trapani con una richiesta di trattenimento avanzata dal questore di Ragusa.
Il trattenimento veniva convalidato dal giudice di pace di Trapani il 4 ottobre ma Ben Salem Sofien, assistito e difeso dall'Avv. Giuseppe Novara di Trapani e dallo studio legale Miccoli, proponeva istanza di riesame che veniva accolta dal Giudice di Pace al termine dell'udienza del 12 novembre.
Quando il collega Novara si è recato al C.P.R (ex C.I.E.) per comunicare all'interessato l'esito del ricorso ha scoperto che era stato gia' rimpatriato coattivamente il 10 novembre, cioe' due giorni prima dell'udienza svoltasi il 12 novembre.
Sulla legittimità del rimpatrio operato in pendenza di un giudizio, per altro concluso con esito favorevole al cittadino straniero, auspico che verranno effettuate opportune verifiche.
O tutto si concludera' senza alcun seguito trattandosi di uno straniero a cui presso il C.P.R. era stato assegnato semplicemente il numero 31?
Speriamo di non dover pensare a una "fragilità burocratica, ma di poter seguire questo caso che pensiamo si risolverà al più presto assolvendo così ai diritti e doveri di un cittadino di nazionalità tunisina (residente a Vittoria) in possesso, lo ribadiamo, di "regolare rapporto di lavoro subordinato".