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“Un giorno di preghiera per la mia città", l'iniziativa di 5 parrocchie di Vittoria.

Per la rinascita della città di Vittoria a partire dalle coscienze

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Da più parti ci si lamenta, ci si indigna, quasi s’impreca contro la “città allo sbando”, sporca, abbandonata dalle Istituzioni.

Poche in realtà, davvero poche, le iniziative a tutela e salvaguardia del “bene comune”, degli spazi comuni quali strade, piazze, luoghi di ritrovo, la splendida Villa Comunale, oltre a contrade e campagne invase e sommerse dalle discariche abusive a cielo aperto; per non parlare del degrado e dello stato di abbandono di molti beni artistici, che spesso diventano interessi dei “graffitari” e, peggio ancora, vengono vandalizzati!

Che fare: ce lo siamo chiesti in tanti e qualcuno si è anche mosso: associazioni di cittadini a tutela della Piazza del Popolo e del quartiere della Madonna della Salute, come pure qualche sparuto gruppo o associazione politica e ambientalista.

Anche la Chiesa ed il clero cittadino hanno a cuore le sorti della nostra città e cinque parrocchie del Vicariato Foraneo di Vittoria, Madonna Assunta, Madonna delle Lacrime, SS. Rosario. S. Massimiliano Kolbe, S. Maia Goretti, hanno lanciato una proposta comune, “Un giorno di preghiera per la mia citta”, un’iniziativa da inserire all’interno dei rispettivi programmi dei festeggiamenti parrocchiali.

Un giorno di preghiera per la mia città”, è una iniziativa, un momento di preghiera strutturato per sensibilizzare le comunità cristiane a pregare per la propria città, un giorno per “pregare e sperarecommenta Don Andrea Pomillo, parroco alla Madonna delle Lacrime – perché la nostra città di Vittoria risorga”.

Il momento sarà ben strutturato ed inserito all’interno dei programmi dei festeggiamenti parrocchiali, in una delle sere dei festeggiamenti: alla Madonna Assunta, oggi 26 settembre, alla Madonna del Rosario il 30 settembre, alla Madonna delle Lacrime il 3 ottobre, a San Massimiliano Kolbe giorno 11 ottobre e a Santa Maria Goretti il 17 ottobre.

Una iniziativa dal profondo significato simbolico e comunitario, che indossa i panni della pastorale sociale ed assume i toni dei forti temi sociali. Pregare è un gesto semplice ma che accomuna e avvicina le persone nei momenti difficili, come quello che sta vivendo per adesso la città ipparina.

Per la rinascita della città di Vittoria, occorre ripartire dalle coscienze!

 

 

 

 

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