Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Stupro a Vittoria. Palumbo resta in carcere. Le dichiarazioni dell'avvocato della vittima

Condividi su:

Sergio Palumbo, il giovane vittoriese di 26 anni che ha sequestrato una giovane donna poche settimane fa per poi abusare per ore di lei nei pressi del cimitero di Vittoria rimarrà in carcere.

Il Tribunale del riesame di Catania ha rigettato la richiesta di scarcerazione confermando l'ordinanza di custodia cautelare  in carcere a seguito dei gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti.

Nota pervenuta da parte dell'Avvocato difensore della vittima, Luca Strazzulla.

In data odierna il Tribunale del Riesame di Catania ha depositato Ordinanza con cui ha confermato il provvedimento restrittivo emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa, confermando tanto la gravità indiziaria nonché le esigenze cautelari indicate dal Giudice Ibleo. Tale notizia di rigetto della richiesta di modifica dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, è stata ben accolta da parte della mia assistita, la quale nonostante ancora gravemente ferita nell’anima, non ha mai minimamente dubitato sull’attività di indagine svolta da parte degli organi inquirenti e alla quale la stessa intende rivolgere un particolare ringraziamento, per la vicinanza mostratale sia nell’immediatezza dei fatti, sia successivamente. La stessa, mi ha riferito che ad oggi nonostante il tempo trascorso da quei tragici fatti, si sente il cuore “lacerato”, ferita questa ancora più dolente da quando la stessa di fatto e venuta a conoscenza del fatto che l’indagato, già in precedenza e negli stessi luoghi si era già reso gravemente responsabile per dei fatti simili, e per il quale il Tribunale di Ragusa aveva già emesso nei suoi confronti una sentenza di condanna, seppur ad oggi non irrevocabile poiché oggetto di relativa impugnazione. Adesso attendiamo la chiusura delle indagini, auspicando in una celere definizione del procedimento e confidando nell’applicazione di una pena efficace ed effettiva nei confronti dell’autore di questi gravi fatti. Affinché questo monito sia efficace, non è tanto importante la severità, quanto la certezza della pena. La sicurezza sociale tanto richiesta, sopratutto nei luoghi in cui si verificano tali gravi fatti, si raggiunge solo se c’è un processo celere con una pena certa, efficace ed effettiva. La mia assistita, confidando ancora una volta nell’operato della Giustizia, è assolutamente certa del fatto che simili gravi episodi di cui la stessa purtroppo è stata vittima, con una pena efficace ed effettiva, dissuadano chiunque dal commettere in futuro reati simili.

Condividi su:

Seguici su Facebook