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E' "pace" tra Cei e Governo; siglato l'accordo per la ripresa delle celebrazioni in chiesa con il popolo

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Siglato il protocollo tra Cei e Governo Italiano, a firma del Card Bassetti, presidente della Ce, il Premier Conte e dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che consentirà il ritorno delle pubbliche celebrazioni nelle chiese, a partire da lunedì 18 maggio.

Dopo gli inziali attritti tra il massimo consesso dei Vescovi italiani ed il Governo, sulle “riaperture” concesse dallo scorso 4 maggio e che aveva escluso la riapertura delle celebrazione, sembra adesso pace fatta. A partire da lunedì 18 maggio, sarò riaperto il culto pubblico ai fedeli cattolici privati delle celebrazioni dalle norme restrittive circa il contenimento del virus.dello corso marzo.

La Camera aveva precedentemente approvato, con soli quattro astenuti, un emendamento dopo l’accordo con la Cei sulla sicurezza durante le celebrazioni religiose. Il Governo ha così proceduto all’adozione di protocolli sanitari, adottati di intesa con la Chiesa cattolica e con le confessioni religiose diverse dalla cattolica, per la definizione delle misure necessarie per lo svolgimento delle funzioni religiose in condizioni di sicurezza. Archiviati i termoscanner, non più vincolanti, restano le norme di distanziamento e l’obbligo delle mascherine. 

Queste in sintesi i termini di sicurezza dell’accordo: obbligo di distanziamento sociale, utilizzo per tutti di guanti e mascherine, Comunione Eucaristica distribuita dal Ministro che dovrà indossare i guanti ed evitare contatti con labbra e mani, ingressi e uscite separate per i fedeli con divieto di assembramento, divieto di partecipazione in presenza di temperatura superiori o pari a 37,5° o se venuti in contatto con persone affette dal virus; ancora, niente libri per i canti e corale, sia presente solo l’organista,numero massimo di partecipanti in relazione alla capienza del luogo sacro.

La Cei, in una nota pubblicata ieri, ha espresso totale collaborazione e rispetto delle norme vigenti, oltre alla soddisfazione per l’accordo raggiunto.

Intanto il Viminale ha riunito in una conferenza telematica i rappresentanti delle varie aree confessionali, per definire un protocollo di comportamento che consenta alle varie comunità di fede di riprendere almeno alcune attività, nel rispetto delle norme anticontagio. All’incontro hanno partecipato esponenti dell’Unione delle comunità ebraiche, bahài e sikh, delle Chiese ortodosse e di quella anglicana, delle associazioni islamiche, dei mormoni. 

 

foto dal web

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