Sicilia in zona rossa. Cosa si potrà fare? Tutti i divieti e le restrizioni
| di Redazione | Categoria: Attualità | Articolo pubblicato in Spazio Aperto
La notizia è adesso ufficiale: la Sicilia sarà zona rossa per almeno 15 giorni a partire da domani 17 gennaio fino al 31 gennaio.
Il Ministero della Salute, Roberto Speranza, valutati i numeri ed i casi in costante aumento in Regione, dopo l’esito del monitoraggio settimanale Iss - Ministero della Salute,.ha deciso di assecondare la richiesta del governatore Musumeci, ovvero di dichiarare l’Isola in zona rossa, al fine di contenere i contagi.
Da domenica Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano vanno in zona rossa, mentre altre nove regioni passano in area arancione: sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. In area arancione restano Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Vediamo nello specifico quali sono le restrizioni previste per la zona rossa:
- I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
- Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
- La sospensione di attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo, trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale.
- I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi tale servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva, il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio” (eventualmente organizzata dall’albergo), nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo.
- Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri e alcuni uffici e officine.
- Chiudono quasi tutti i negozi e centri estetici oltre a palestre, piscine e centri benessere ma si potrà fare un po’ di sport individuale nel proprio Comune di residenza come pure sarà consentita la corsetta o la passeggiata vicino casa.
- Chi va a scuola? I bambini dell’infanzia, materna e delle Elementari oltre a quelli di 1 media. Tutti gli altri – compresi gli studenti universitari – seguiranno la didattica a distanza. (DAD). Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
- Sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti:
- per motivi di lavoro, salute o necessità;
- tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, all’interno dello stesso Comune, verso una sola abitazione privata, nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14, alle persone disabili o non autosufficienti conviventi;
- dai Comuni fino a 5.000 abitanti, tra le 5.00 e le 22.00, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. - Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio Comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria. Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).
La stretta introdotta da Musumeci sarà il divieto di far visita a parenti ed amici, consentito invece dal Dpcm nazionale. Niente visite dunque per evitare al massimo contatti e rapporti che potrebbero veicolare focolai incontrollabili.
Redazione