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Fatturazione Elettronica e 110: correlazione e risultati

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Fatturazione elettronica e bonus 110% sono due grandi cambiamenti che sono stati accolti dall’economia italiana. Con le modifiche della prima, era inevitabile che si procedesse ad alcuni cambiamenti anche sul secondo, soprattutto alla luce delle relazioni che non sono state particolarmente magnanime con il superbonus. 

Per sfruttare i benefici previsti dal Super ecobonus 110% è importante impostare le pratiche che lo riguardano in modo da andare ad individuare ogni singola opera che occorre intraprendere. L’intera attività a cui l’immobile deve essere sottoposto dovrebbe essere pianificata in maniera corretta e precisa. Solo procedendo in questo modo si potrà arrivare al recupero fiscale e alla conservazione della documentazione probatoria delle attività che verranno poste in essere. 

Si ricorda che la detrazione 110 è stata introdotta dal noto Decreto Rilancio per dare una spinta a tutti quegli interventi che puntano al pieno efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico. Insieme ad essi, poi verranno intrapresi degli interventi secondari quali l’installazione di impianti fotovoltaici e delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. 

Condominio, fattura elettronica e Superbonus 110%

Per poter beneficiare del Superbonus 110% è importante sapere come agire. Si tratta di un provvedimento pensato soprattutto per i condomini, ma questi in che modo devono comportarsi per poterne usufruire? 

Il condominio viene fiscalmente identificato con il codice fiscale essendo un soggetto privo di Partita IVA. Quindi, in altre parole, è possibile affermare che il condominio e l’amministratore di condominio devono essere in grado di ricevere ed emettere fatture in formato elettronico. 

Le modalità sono quelle già note per tutti gli altri soggetti, quindi è indispensabile affidarsi a piattaforme come quella di fatturapro.click. Le regole che si applicano in questo caso sono le medesime di un qualunque soggetto che emette fattura in formato elettronico. Quindi sono previsti i medesimi tempi di emissione, di registrazione e di archiviazione, di un professionista o di un’attività. Sono inoltre previste anche le medesime sanzioni, nel caso in cui le regolamentazioni non vengano seguite. 

L’amministratore di condominio dovrà avere un codice destinatario che chiunque emetta fattura nei suoi confronti dovrà inserire per permettere il salvataggio del documento nella sezione Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate. 

Ma cosa c’entra questo con il Superbonus 110% e il Sismabonus? 

Nella gestione di tali iniziative è fondamentale che si tenga conto di questo obbligo e che quindi la gestione delle fatture avvenga unicamente per via elettronica, modalità che permette di godere di importanti vantaggi economici e non solo di gestione.

Le fatture dei lavori

Le fatture che vengono emesse in merito ai lavori del 110% devono essere emesse nella forma corretta. Innanzitutto l’intestatario che come prevede il comma 9 dell’art. 119, oltre ad essere il condominio possono essere: 

  • Persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni;
  • IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) o assimilati;
  • Cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus;
  • Organizzazioni di volontariato;
  • Associazioni di promozione sociale;
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche.

Gli interventi messi in atto dovranno essere indicati in maniera chiara per poterli distinguere evitando contestazioni al momento del controllo. Nel caso in cui sulla fattura non sia chiaro tutto questo, sarà possibile farsi rilasciare un documento attestante gli importi riferibili a ogni singolo intervento. 

È innanzitutto importante riportare con chiarezza quelli che sono gli interventi trainanti come: 

  • isolamento termico
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali; 
  • realizzazione di interventi antisismici. 

Ovvio che poi, la documentazione da raccogliere e da conservare è di tutti gli interventi e non solo di quelli trainanti. Questo anche per assicurarsi di non sforare il tetto massimo di detrazione pensato dal legislatore. 

I pagamenti

Conservare le fatture non è sufficiente per poter dire di essere in piena regola con gli adempimenti. Occorre offrire prova delle spese che vengono sostenute. Ogni singolo pagamento deve essere comprovato e questo è possibile grazie al bonifico parlante sul quale banche e uffici postali eseguono una ritenuta d'acconto dell’8%. 

Importante la causale del bonifico che dovrà riportare in maniera esplicita la forme di riferimento all’intervento che si va a saldare. In particolare si indica: 

  • “art. 1, commi 344-347 l. 296/2006” per i lavori di riqualificazione energetica;
  • “art 16-bis d.p.r. 917/1986” per i lavori di ristrutturazione edilizia o riduzione del rischio sismico.

Inoltre non dovranno mancare: codice fiscale di chi beneficia della detrazione, del soggetto che riceve la somma e numero progressivo e data della fattura

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