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Caso Guarascio: Parla il vice presidente di Avviso Pubblico Piero Gurrieri

redazione
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Ci siamo chiesti in questi mesi e in questi anni cosa vuol dire perdere la propria casa. Sicuramente è una riflessione che ci tocca da vicino e chi meglio della famiglia Guarascio può esprimere uno stato d’animo così intenso? Quella è la casa nella quale sono cresciuti, lì dentro c’è tutto il loro vissuto e all’improvviso perderla per poi covare giorno dopo giorno sentimenti di ansia e allo stesso tempo speranza di poterla riavere. Si i figli volevano comprarla per riscattare la volontà di papà, un affetto infinito che è venuto a mancare in quella tragica circostanza del 14 maggio 2013.

Un’angoscia lunga tre anni, come un macigno incombente sulla testa che ti martella costantemente dominato dal dolore e dalla paura di perdere da un momento all’altro la propria abitazione.

Ancora oggi il sistema delle aste è sotto inchiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, impegnata a individuare e a scoprire irregolarità.

Importantissimo il contributo della Prefettura di Ragusa che grazie al sostegno del legale della famiglia, l’avv. Di Mattea, l’impegno al pagamento delle spese legali, una cospicua somma dei familiari e il generosissimo aiuto economico da parte del Movimento 5 stelle, la casa è stata riacquistata.

Intanto il vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, Pieto Gurrieri, ha espresso il compiacimento per il recente acquisto della casa da parte dei Guarascio. “Un atto- scrive Gurrieri- reso possibile anche dall’importante contributo economico accordato alla famiglia dai parlamentari all’A.R.S. del m5s, di forte valenza simbolica, che, oltre a concorrere a alleviare la ferita, purtroppo indelebile, di quel nucleo familiare, riaccende i riflettori dell’opinione pubblica sulla controversa questione delle aste giudiziarie, e sulla necessità che sia subito approvato il ddl 'Disposizioni in tema di impignorabilità della prima casa e dei beni mobili e immobili strumentali all’esercizio di imprese, arti e professioni' giunto al Parlamento dopo l’approvazione unanime dell’A.R.S.  ma ancora all’esame delle Commissioni Giustizia e Bilancio del Senato”.

Di fronte ad una inerzia perdurante e inammissibile- ha concluso Gurrieri- il riacquisto di questa casa e il gesto di solidarietà dei parlamentari siciliani che, autotassandosi, lo hanno permesso, non meritano, semplicisticamente, di essere ridotti al felice epilogo di una vicenda tragica che ha toccato le corde dell’intero paese, o, ancor peggio, a questione immanente al confronto politico-parlamentare. Occorre invece che quanti hanno responsabilità nelle istituzioni, innanzitutto nel Parlamento e nel Governo, colmino rapidamente i ritardi che si sono accumulati, e che, con l’approvazione del ddl, si possa restituire serenità a centinaia di migliaia di famiglie che, in tutto il paese, sono confinate in una condizione di marginalità e disperazione causata da una crisi di cui sono quasi sempre vittime ma che non è certo stata da esse determinata, e da un sistema del tutto iniquo”.


 

 

 

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