Ennesima violenza perpetrata nei confronti di una donna e lo scenario, sempre le mura domestiche. E’ la storia di una mamma di Ragusa e del proprio figlio entrambi maltrattati con calci, pugni e lesioni personali da chi avrebbe dovuto proteggerli a vita: stiamo parlando del marito della vittima e del fratello di lei. Una condizione invivibile per la donna costretta a subire per trent’anni di matrimonio violenze, soprusi senza mai denunciare il proprio marito. Violenze perpetrate che hanno portato la vittima a separarsi dall’uomo che non ha mai lasciato il tetto coniugale. Quest’ultimo, insospettito della presunta relazione dell’ex moglie con un altro uomo e accecato dalla gelosia ha deciso di chiedere rinforzi al cognato (fratello di lei) e reagendo violentemente. Ira incontrollabile dei due uomini che colpiscono ripetutamente madre e figlio intervenuto, quest’ultimo per difendere la donna. Una chiamata ricevuta dal 113 ieri da parte della vittima che a stento era in grado di informare le forze dell’ordine sull’indirizzo di casa, impedita dalla voce sconvolta e disperata. Tempestivo l’intervento delle forze dell’ordine arrivate in tempo a bloccare gli aggressori mentre le vittime erano fuggite per strada, ferite al volto, invocando aiuto. Gli agenti tentando di soccorre madre e figlio sono stati aggrediti da un quarantenne (il fratello di lei) che reagiva con calci e pugni spinto da un’irrefrenabile violenza, ma alla fine bloccato e condotto presso gli uffici della Questura. I poveri malcapitati sono stati condotti al pronto soccorso con diagnosi di venti e dieci giorni di prognosi, stessa cosa per gli agenti colpiti ai quali sono state riscontrate lesioni personali con diversi giorni di prognosi. Per entrambi e su disposizione del PM è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e condotti presso la casa circondariale di Ragusa.