Una manifestazione di protesta quella di stamani presso il Mercato Ortofrutticolo di Vittoria. Molte le insoddisfazioni di un settore ridotto al collasso dove i produttori concentrano le problematiche sollevando l'attenzione sulla crisi dei prezzi, ormai a livelli storici. Un sit-in sostenuto anche da concessionari, numerose associazioni, sindacati, confederazioni e fazioni politiche pronti a denunciare una condizione estenuante, alcuni dei quali attribuiscono la responsabilità all'accordo Euro-Mediterraneo ed all'ingresso di prodotti esteri nel mercato italiano ed europeo. Umiliante la situazione odierna dei prezzi: il pomodoro intorno ai 30 centesimi, le zucchine a 50 e le melanzane non superano i 60 centesimi a differenza del costo del lavoro per le aziende italiane che resta sempre alto. Il sistema italiano è tartassato dalle tasse contrariamente ai paesi del nord-Africa la cui piattaforma africana non è "tracciabile", e ciò nonostante, tutto a loro è concesso, grazie al via libera da Bruxelles. Perché i produttori sono costretti a subire una concorrenza così sleale? Occorrono misure efficaci iniziando da un provvedimento anti-frode nei luoghi di accesso della merce importata ed un blocco della merce proveniente dall'estero. Altresì, si chiedono: lo stato di crisi, una moratoria sui debiti con banche, misure contro i taroccamenti del prodotto, una perequazione dei costi, un fondo di mutualità .