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Operazione antidroga dei Carabinieri

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Operazione antidroga a Vittoria ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa. Il Nucleo Investigativo, in particolar,e nella notte ha eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta del Sostituto Procuratore Valentina Botti, con la supervisione del Procuratore Carmelo Petralia, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

I responsabili del reato tutti vittoriesi sono: Cavallo Sebastiano Claudio, anni 47, pregiudicato; DI MARTINO Andrea, anni 34, incensurato; SALERNO Salvatore, anni 53, pregiudicato. In particolare, le indagini hanno fatto perno sul continuo controllo su soggetti dediti all’illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti e su un monitoraggio persistente  a carico di CAVALLO, ampiamente noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti penali e, in passato, pare vicino ad ambienti della criminalità organizzata vittoriese. Attualmente l'uomo gestisce un bar in via Adua,conosciuto come ritrovo di pregiudicati. Secondo i controlli effettuati su quest’ultimo, sembrerebbe che, pur di incrementare le sue entrate, gestisse anche attività di spaccio di sostanza stupefacente, smerciata all’interno del suo bar. A complicare le investigazioni la scaltrezza degli indagati e l’utilizzo di un linguaggio criptico. Gli stessi, infatti, evitavano abilmene  di menzionare in maniera esplicita lo stupefacente, ma adoperavano termini convenzionali chiamando la droga  "caffè", nel caso delle cessioni di cocaina fatte da Cavallo. Gli altri due indagati, Di Martino e Salerno, nel momento in cui avrebbero ceduto la cocaina o smerciarla, si esprimevano in termini del tipo  "ricotta" o "formaggio", puntando sul fatto che SALERNO è titolare di una piccola masseria dedita alla produzione di latticini. Difficile, quindi, capire e accertare che i tre parlassero, invece, di cocaina. 

Ciò nonostante, i Carabinieri sono riusciti a risalire ad oltre  50 cessioni di sostanze stupefacenti, effettuare numerose perquisizioni personali e domiciliari e recuperare cospicui quantitativi di droga. Tutti e tre sono stati condotti presso la casa circondariale di Ragusa in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini.

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