“Siamo fermi e siamo soprattutto arrabbiati”. Così i pescatori di Scoglitti commentano quando sta accadendo da qualche giorno al porto della frazione. A causa delle continue mareggiate, infatti, l'imboccatura del porto è insabbiata, ancora una volta, e per evitare di rimanere incagliati o che le imbarcazioni si danneggino irrimediabilmente, non escono. Questo si traduce nell'impossibilità di andare a lavorare.
A parlare, per loro, Nino Nicosia, che dichiara: “Abbiamo visto che il porto non è più in sicurezza. Sono stati buttati 11 milioni di euro. Il genio civile, infatti, quando ha presentato il progetto non ha dato ascolto ai pescatori. Avevo detto che era un progetto che andava nella direzione sbagliata ed oggi, purtroppo, devo dire che avevamo ragione noi. Ci vuole quindi un nuovo progetto di messa in sicurezza che ci consenta di lavorare. Abbiamo quindi scelto di mobilitarci. Cercheremo di invitare tutte le autorità competenti, come la Capitaneria, il Genio Civile e l'assessorato ai Lavori Pubblici. Manderemo un invito anche al Prefetto e cercheremo di capire chi ha la responsabilità dell'attuale situazione al porto, tra l'altro ormai ciclica e quali iniziative intendono adottare nell'immediatezza. Non possiamo più rimanere bloccati. Ci stanno impedendo di andare a lavorare”