In molti, forse, ancora non lo sanno, ma il 17 aprile gli elettori italiani saranno chiamati a dire la loro sulle trivellazioni petrolifere. E il sud est siciliano è (e le cronache recenti con i dibattiti e le polemiche sulle royalties lo dimostrano) una delle terre maggiormente interessate dalla questione. Con un "si" o un "no", dunque, i siciliani possono lasciare la propria terra in balia delle compagnie petrolifere, accettando e aspettando di fare cassa, o possono scegliere di tutelarla e di dire basta, per non deturparla e per tutelarne il delicato ecosistema, senza considerare i danni incalcolabili che ne potrebbero derivare trattandosi di zone e fondali sismici.
L'Associazione Fare Verde Vittoria, promotrice del "SI" al referendum, per bloccare le trivelle, mercoledì alle 17:30, presso Spazio Lisi, in via C. Alberto 88, terrà una riunione organizzativa per costituire il comitato cittadino “No Triv” per avviare una seria e massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione proprio in occasione proprio del referendum del 17 aprile.
"Il gruppo locale di Fare Verde Vittoria - si legge nella nota - invita le istituzioni locali, politiche e religiose, tutte le associazioni, gli operatori del comparto turistico balneare, i pescatori della nostra marineria ed i cittadini tutti a mobilitarsi per questa battaglia di civiltà a difesa dell’ecosistema del nostro mare e della nostra economia territoriale. Durante l’incontro, ribadiremo il nostro convincimento a votare si al referendum del 17 aprile, per fermare le trivelle ed organizzare insieme, le azioni di sensibilizzazione atte a raggiungere ampie fette della nostra popolazione. Difendere il nostro mare è un imperativo, poiché il rischio di un disastro ambientale è altissimo; inquinamento per i fondali e le coste siciliane già messe a dura prova".