Denunciato per tentato furto aggravato, un trentottenne ragusano M.R., già noto dai carabinieri di Ragusa su segnalazione di una telefonata da parte di un parrocchiano che aveva notato la porta d’ingresso danneggiata e schizzi di sangue per terra, ferite inflitte dalla rottura del vetro dell’uscio. Per paura di qualche presenza interna, ha ritenuto di chiamare il 112. Le porte della chiesa e della canonica sono state danneggiate con un posacenere in ferro e un grosso masso, tentando di frantumare i vetri antisfondamento, resistiti dai colpi del ladro. Tentativo vano da parte del malfattore individuato dalle gocce di sangue lasciate sulla maniglia come impronta digitale. Comparata fra milioni di altre impronte in archivio e, considerato il fatto che il responsabile fosse schedato, i carabinieri, lo hanno individuato e trovato presso la sua abitazione con tanto di mano fasciata. E’ stato denunciato e consegnato alla giustizia grazie all’encomiabile attività dei militari dell’arma.