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Caso di blue tongue su un bovino a Scicli

Ordinanza del Sindaco ed intervento dell'Autorità Sanitaria

Redazione
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Un caso di blue tongue su un bovino di un allevamento di un’azienda zootecnica nel territorio di Scicli. Il caso si è registrato a metà dicembre, ma  è stato reso noto solo ora. Ad accertarlo i responsabili del servizio veterinario dell’Asp 7 di Ragusa, distretto di Modica che hanno fatto subito scattare tutte le conseguenti misure precauzionali di controllo e di tracciamento della filiera dell´allevamento in questione.

La Blue tongue, o febbre catarrale degli ovini, è una malattia infettiva non contagiosa trasmessa da insetti vettori appartenenti al genere Culicoides. Il virus responsabile della malattia appartiene alla famiglia Reoviridae, genere Orbivirus e se riconoscono 25 sierotipi. Sebbene tutti i ruminanti risultino recettivi all’infezione, la malattia si manifesta con particolare gravità negli ovini. Il bovino viene considerato un animale epidemiologicamente importante in quanto, una volta infettato dal vettore, manifesta una viremia di lunga durata, fino a 60 giorni dopo l’infezione, che lo rende un serbatoio dell’infezione in grado di garantire la sopravvivenza del virus durante i periodi climaticamente sfavorevoli alla circolazione vettoriale.

La malattia è presente in Africa, Europa, Americhe, Australia, Asia meridionale e Medio Oriente.

Il sindaco Vincenzo Giannone, intanto, ha emesso un'ordinanza che impone a tutti gli allevamenti bovini ed ovocaprini compresi nel raggio di 4 chilometri dall’azienda sede del focolaio e ricadenti nel Comune di Scicli di sottoporsi a vigilanza ufficiale dal Servizio veterinario.

L'Asp ha disposto anche l’isolamento degli animali infetti e la custodia in ricoveri debitamente protetti da zanzariere o da altri dispositivi di protezione nei confronti di insetti vettori. Vietato, ovviamente, lo spostamento degli animali da una zona ad un’altra senza che si sia verificato lo stato degli animali.

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