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San Valentino: la festa di chi ama senza tempo

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San Valentino, la festa degli innamorati,  la festa dell’ amore!

Se facessimo un sondaggio, certamente tutti risponderebbero che almeno “una volta” hanno festeggiato San Valentino, invitando l’amata o l’ amato a cena fuori, inviando magari un mazzo di rose o che magari si sono dichiarati proprio oggi;

Insomma, l’ amore è fantasia, l’ amore non ha limiti e oggi in particolare, si esprime in tutte le sue meravigliose forme.

Ma cosa sappiamo in effetti di questa festa? Chi era Valentino e perché lo ricordiamo?

Santo per la Chiesa Cattolica, Valentino nacque nel 176 d.C,  originario di Terni, fu sacerdote e nel 197 fu ordinato Vescovo da San Feliciano di Foligno, subì il martirio in difesa della sua fede fuori le mura di Roma, lungo la via Flaminia, dove morì decapitato, il 14 febbraio del 273 per ordine dell’imperatore Aureliano. Nel 496, Papa Gelasio lo canonizzò imponendo per tutta la Chiesa il 14 febbraio come giorno della festa personale con lo scopo di cristianizzare una festa pagana romana detta delle “Lupercalia”; Il suo culto si diffuse presto soprattutto ad opera dei Benedettini esportandolo in Inghilterra ed in Francia.

Sono pochissime e rare le notizie sul Santo tanto da far sorgere intorno la sua figura, un alone di leggenda, quasi “mitologica”; chi lo vuole vissuto nel III sec d.C sotto l’ imperatore Claudio II il Gotico. La leggenda vuole che l'imperatore Claudio decise che la guerra non fosse affare da ammogliati e che i single - allora per la verità ancora 'celibi' - fossero più adatti alla guerra perché privi di legami. Abolì quindi il matrimonio e i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva. Un'idea che non piacque a Valentino, battagliero sacerdote cristiano, che si oppose e ne celebrò uno, un 14 febbraio.

Altre storie vogliono Valentino ucciso per aver tentato di aiutare i cristiani a fuggire carceri dalle romani, dove venivano picchiati e torturati.

Un'altra ancora racconta di un Valentino imprigionato da giovane e che, innamoratosi della figlia del suo carceriere, le inviò un biglietto d'amore ( la valentina ) prima di essere condannato a morte con su scritto: "Dal tuo Valentino", espressione ancora in uso.

Perché, allora, è considerato il Santo dell’ Amore?

La risposta è stata più volta ipotizzata da molti: tra le cause o concause, la più plausibile è che a metà di Febbraio si riscontrino i primi segni di risveglio della natura e nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che in quella data cominciasse l'accoppiamento degli uccelli e quindi l'evento si prestava a considerare questa la festa degl'innamorati.

In fondo qualsiasi sia la risposta, la sua figura di Valentino rievoca l’amore e il ricordo corre veloce alla persona amata anche se oggi la festa si è trasformata in occasione di consumo e di sprechi al pari di molte altre ricorrenze il cui significato originario è stato “violentato” perdendosi a vantaggio di logiche più commerciali e consumistiche.

Una certezza rimane e la festa di San Valentino ce la ricorda: chi ama lo fa sempre, ogni giorno, ogni istante, tutto l’anno, senza attendere “giorni dedicati o particolari” perche l’ Amore non conosce tempo e spazio, non ha confini e non si “compra”!

Auguri a tutti coloro che amano e che sono innamorati dalla redazione di Vittoriadaily.net

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