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Una storia di integrazione a lieto fine: l'Asd Città di Ragusa "adotta" Sillah, gambiano scampato al mare.

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Una storia che merita di essere raccontata, una di quelle a lieto fine che fanno ancora sognare e sperare in un mondo migliore, accogliente, solidale e inclusivo.

È la storia Kekoi Sillah, giovane gambiano sbarcato nel 2016 nelle nostre coste in cerca di un futuro migliore,  che la sua terra di origine - al momento - gli ha negato.

Come tanti giovani è pieno di fiducia e spera di “sistemarsi” in Italia ma soprattutto adora il calcio; Sillah adora giocare a calcio fin da piccolino, passione che ha sempre coltivato e alimentato e le sue innate doti non sono passate inosservate.

Grazie all’interessamento dell’Asd Città di Ragusa, si è potuto allenare con la squadra in attesa che arrivasse finalmente anche il suo momento: sarà difensore esterno destro proveniente della squadra “azzurra” iblea.

Il calcio rappresenta tutto per Sillah, ma soprattutto la rivalsa e la rivincita personale di una vita travagliata e sofferta.

Ed è quella che gli vogliamo dare – sottolinea il presidente dell’Asd Città di Ragusa, Franco Pluchinocrediamo molto nelle sue potenzialità. Siamo certi che ci sono ampi margini di miglioramento. Cercheremo di fare in modo che possa essere sempre a suo agio. Affinché riceva molto dalla nostra squadra, dai suoi compagni che lo hanno adottato come fosse una sorta di mascotte. E’ anche un simbolo a cui teniamo molto”.

Prima grande prova per il nostro amico gambiano, questa domenica quando la squadra giocherà in casa con il Biancavilla; una occasione in più per dimostrare le sue capacità e la sua voglia di scommettersi.

“Ultimo arrivato per modo di dire – spiega Raciti – perché si allena con noi già da tempo e ha dimostrato di avere parecchia fame di calcio e voglia di fare bene. Sì,

Prova difficile vista la temibile avversaria, ma la squadra di Raciti giocherà certamente con una marcia in più e con tutta la voglia di vincere e portare a casa un grande risultato. Sicuramente molto sarà anche merito di Sillah e della sua storia personale: “La sua è una storia un po’ particolare – dichiara l’allenatore Raciti - ma credo possa servire da esempio per gli altri”.

 

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