“Sono percorsi di graduale affrancamento dal passato che possono tradursi in effetti benefici anche sul piano psicologico” Prosegue l’attività della cooperativa Proxima tesa a migliorare la percezione, attraverso una manualità specifica, delle faccende domestiche, ma anche di lavoretti a sfondo artigianale, da parte delle proprie ospiti vittime di tratta. In questa direzione è da inserire la visita che le assistite, unitamente agli operatori, hanno effettuato in una piccola bottega artigianale di Ragusa per assistere alla preparazione del sapone di casa. Le stesse ospiti, poi, si sono cimentate nel sapiente dosaggio di un prodotto che risulta essere al cento per cento naturale, dalle mille proprietà benefiche, preparato con olio d’oliva. Anche in questo caso, l’attenzione che le ospiti hanno riservato a questa attività è stata notevole, tutto ciò a dimostrazione di come questi laboratori continuino non solo a impegnare la quotidianità delle giovani ma forniscono loro degli spunti interessanti che consentono di mettere a confronto la loro cultura, quella dei vari Paesi dell’Africa, con la nostra, isolana e siciliana. “D’altronde – afferma la presidente della cooperativa Proxima, Ivana Tumino – la preparazione del sapone di casa viene ancora eseguita facendo affidamento a una procedura specifica com’era quella insegnataci dalle nostre nonne. Ed è appunto questa compenetrazione culturale che diventa un momento di sicuro interesse per le nostre ospiti che hanno così modo di vivere appieno quella che è ed era la nostra dimensione sociale. Ci accorgiamo sempre di più che queste fasi consentono a ciascuno di loro di vivere con un relativo distacco le loro situazioni personali. Per noi è un modo di verificare come i percorsi di graduale affrancamento dal passato forniscono risposte che possono tradursi in effetti benefici anche sul piano psicologico. Ed ecco perché continueremo ad operare in questa direzione”.