Il sole caldo di Sicilia continua a riscaldare i quattro camminatori che, con la tappa odierna, hanno raggiunto la soglia dei 510 km percorsi attraversando le province di Ragusa, Siracusa, Catania, Enna e Messina. Entusiasmante l'accoglienza a Centuripe, Montalbano Elicona, Adrano e Bronte (grazie all'ospitalità dei Frati cappuccini), magica la sosta notturna ad Argimusco, le visite a Castroreale con le sue opere delle Scuole del Caravaggio e di Michelangelo, e a Tripi e Rometta, tutti luoghi che, nel bene e nel male, conservano i segni di un passato che andrebbe riscoperto e rivalutato. Importante e fruttuoso il passaggio a Messina dove ad accoglierli c'erano gli amici dell'Associazione Aura, impegnati a dare il giusto valore all'identità di una città patrimonio dell'Italia intera che però, a causa dei numerosi terremoti del passato e dell'ultima grande guerra, ha visto svanire importanti testimonianze della sua grandezza come crocevia del Mondo antico. Impressionante il Castello di Milazzo che svetta in alto dominando l'intera costa e magnifico il passaggio da Milazzo a Patti, grazie alla vista sulle Eolie e le numerose baie che l'accarezzano. La tratta Torre Faro - Milazzo è stata vissuta anche assieme agli amici del Cammino della Madonna delle Milizie di Avola che li hanno raggiunto per qualche giorno. Ieri i quattro, Peppe De Caro, Tano Melfi, Claudio Lo Forte e Salvatore Schembari hanno fatto tappa a Tindari dove l'area archeologica con il teatro greco e il museo regionale, ben conservano i segni dei passaggi di tutte le dominazioni che si sono succedute nell'Isola. Oggi l'arrivo a Patti, città risalente già all' VIII Secolo A.C., più avanti sarà la volta di Naso, Gioiosa Marea, ecc. sino a Palermo, capoluogo di Regione e città che meglio conserva le testimonianze della Dominazione Araba. È un viaggio a piedi nella Storia, un momento di incontro tra le varie anime della Sicilia, un abbraccio tra Siculi, Sicani ed Elimi che insieme creano una identità, forte ed indiscutibile. A Palermo i quattro ricercatori, coadiuvati dall'archeologo Giuseppe Labisi, si augurano di fare un salto in Regione per incontrare le Autorità. Ma è ancora presto, mancano più di 200 km prima dell'arrivo nel capoluogo, per ora c'è solo il cammino, che può essere seguito quotidianamente su Facebook, alla pagina Antica Trasversale Sicula.