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La famiglia di Roberto Gambina non crede al suicidio del figlio

Gli esami peritali continueranno nei prossimi giorni

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Omicidio o suicidio? La famiglia dello studente vittoriese Roberto Gambina vuole conoscere la verità!

E’ stata infatti riesumata la salma dello studente di 20 anni che, il 20 novembre scorso, è stato trovato morto dopo una caduta dal secondo piano nella scuola che frequentava, sulla Vittoria-Scoglitti.

La Procura, nell’ambito delle indagini avviate per far luce sul decesso del giovane, ha ritenuto di dover procedere ad una serie di esami tossicologici, perché, quella fatidica mattina, avrebbe avuto un incidente stradale. L’esito degli esami non si avrà prima di una ventina di giorni. Al momento, comunque, non c’è alcun elemento che possa far propendere gli inquirenti verso altre piste diverse da quelle del suicidio. I genitori del giovane lunedì mattina hanno presentato, tramite i propri legali, Patrizia e Salvatore Romano, denuncia presso la Procura della Repubblica di Ragusa al fine di comprendere ciò che è realmente successo al figlio venerdì scorso.

L'incarico per l'esame autoptico stato è affidato dal Pm Francesco Puleio, al medico legale Orazio Cascio che si avvale della collaborazione del professor Guido Romano, tossicologo presso l'Universit di Catania. La famiglia, invece, si è affidata al medico legale Giancarlo Guerrera. La scuola nomina l'avvocato Mauro Guglielmino ed il medico legale Giuseppe Algieri.

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