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Caso del piccolo Evan: i maltrattamenti confermati dal fratellino della vittima

Redazione
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Nuovi ed inquietanti particolari emergono nella triste vicenda di Evan Lo Piccolo, il bambino rosolinese massacrato di botte lo scorso 17 agosto e morto dopo il trasporto all’Ospedale Maggiore di Modica.

Della morte del piccolo erano stati già arrestati la madre Letizia Spatola, 23 anni, detenuta nel carcere di Messina, e il suo compagno Salvatore Blanco, 32 anni, rinchiuso nel penitenziario di Cavadonna, a Siracusa.

Per il reato di maltrattamento risulta indagato anche il padre Stefano, su richiesta avanzata dal Procuratore della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino, che segue l’ inchiesta.

Gli inquirenti erano sulle tracce della coppia di conviventi e stavano raccogliendo prove a loro carico, ma l'omicidio del bambino ha fatto precipitare gli eventi.  I carabinieri avevano piazzato delle microspie nella camera da letto dove Evan dormiva, per documentarie le violenze di cui il bambino era vittima.

Purtroppo le "cimici" piazzate dagli inquirenti non hanno funzionato bene e per tale ragione le intercettazioni ambientali sono state trascritte in ritardo.

Nei giorni scorsi si era tenuto l’incidente probatorio al palazzo di Giustizia di Siracusa del fratellino di Evan, che Letizia Spatola avrebbe avuto con un altro uomo; il piccolo è stato sentito in un'aula allestita appositamente al palazzo di Giustizia.

“Ha accusato, sostanzialmente, di maltrattamenti, sia il papà di Evan sia il compagno della madre”, ha dichiarato il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, dopo l’ interrogatorio del bambino, che ha raccontato agli inquirenti come Evan fosse vittima di maltrattamenti sia da parte del padre naturale sia del patrigno.

 

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