Anche la tramissione “Chi l'ha visto”, in onda su Rai3, si è occupata del caso di Roberto Gambina, il giovane studente vittoriese morto mentre era a scuola.

Fin da subito si parlò di suicidio, ma la famiglia non ha mai creduto a questa ipotesi. Dopo un piccolo incidente stradale autonomo, Roberto arriva a scuola in ritardo. Ad accompagnarlo è lo zio e Roberto arriva a scuola alle 9. Secondo i registri di classe, però, Roberto entra in classe alle ore 9.24, circa venti minuti dopo il suo arrivo a scuola. Poco dopo chiede di uscire. L'ultima persona ad aver visto Roberto vivo, almeno secondo quanto finora ricostruito, è una allieva della scuola che lo vede correre verso il cortile. Quando l'ambulanza arriva sul posto, Roberto è ancora vivo. Morirà poco dopo in ospedale e già nella stessa mattinata il corpo è restituito ai familiari. Secondo loro, però, tutto è avvenuto troppo in fretta. Per questo si rivolgono ad un loro medico legale che, contrariamente a quanto riferito ai genitori, esclude che la morte sia dovuta alla rottura dell'osso del collo. Pochi giorni dopo la Procura accetta la richiesta della famiglia ed apre un'indagine per istigazione al suicidio a carico di ignoti, autorizzando anche l'autopsia.

Secondo la famiglia, inoltre, il corpo ha delle ferite incompatibili con la caduta e lo stesso corpo è stato trovato, dal personale del 118, in una posizione che non compatibile con la caduta volontaria.