Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Tenta la violenza sessuale e aggredisce il figlio di 40 giorni della donna con un coltello: arrestato

I fatti hanno avuto come protagonisti alcuni marocchini, nel centro di Vittoria

Condividi su:

Un tentativo di violenza sessuale è sfociato in un’aggressione e in una lite tra coinquilini marocchini, nel centro di Vittoria. Quando la Polizia è giunta sul posto, ha trovato vistose tracce di sangue sul marciapiede antistante l’abitazione. Sul pianerottolo d’ingresso c’era un uomo che impugnava un grande coltello a seghetto e che è stato disarmato e bloccato.

Gli agenti, a quel punto, hanno raccolto la testimonianza di una ragazza di 35 anni, anche lei di origine marocchina, domiciliata presso l’abitazione insieme a 3 connazionali, la quale ha riferito che, da un po’ di tempo, era vittima di particolari attenzioni, di natura sessuale, da parte di uno dei coinquilini, Hajri Hassane, al quale aveva sempre opposto un netto rifiuto. Fino alla sera dell’aggressione quando, mentre cercava di raggiungere il bagno comune per lavare il figlioletto di appena 40 giorni, Hassane, in stato di ebbrezza, l’ha strattonata e afferrata per la maglietta nel tentativo di stuprarla.

La donna, temendo per la sua incolumità e per quella del piccolo che teneva in braccio, lo ha respinto, scatenando in lui una reazione del tutto spropositata. L’uomo, infatti, ha afferrato il coltello appoggiato su un tavolo e l’ha puntato verso il bambino minacciando la donna che l’avrebbe ucciso se non avesse acconsentito ad avere un rapporto sessuale. In pochi istanti è passato dalle parole ai fatti, sferrando un fendente che la donna ha parato con la mano, procurandosi dei tagli per fortuna non gravi. Non soddisfatto, il marocchino ha colpito la 35enne all’addome con un calcio, lasciandole a stento la forza di fuggire e di scendere in strada per chiedere aiuto. Le grida della ragazza hanno richiamato l’attenzione di un altro coinquilino, anche lui marocchino, che nel tentativo di difenderla è stato coinvolto in una colluttazione con Hajri.

E’ stato in quel momento che è arrivata la polizia che ha dichiarato in arresto il 33enne per i reati di minacce gravi e lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma e, in nottata, lo ha trasferito nel carcere di Ragusa.

Condividi su:

Seguici su Facebook