Messa in sicurezza e tutela dell'area archeologica di Kamarina: azioni e stato dei finanziamenti di cui tutt’ora non v’è traccia alcuna. E’ il senso dell’interrogazione presentata dal M5S all’Ars e che vede la deputata iblea Stefania Campo prima firmataria, rivolta all’assessore regionale ai beni culturali Sebastiano Tusa, all’assessore regionale al territorio e ambiente Salvatore Cordaro e all'assessore regionale al turismo Sandro Pappalardo. “Sappiamo purtroppo sin troppo bene – commenta la deputata pentastellata – come l'area archeologica di Kamarina versi in una condizione di degrado che rischia di pregiudicare irreparabilmente i tesori e i manufatti che si trovano all'interno dell'area. La Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa da anni annuncia di aver ottenuto un finanziamento di 4 milioni e 300 mila euro per la riqualificazione del parco archeologico regionale, avendo intercettato, unica in Sicilia, i fondi europei messi a disposizione per progetti di restyling e valorizzazione del patrimonio, con il quale ha programmato un intervento generale per migliorarne la fruizione, consistente in nuovi percorsi di visita, in sentieri per i diversamente abili, nella dotazione di nuove legende ricostruttive e segnaletica, nell'eliminazione delle coperture archeologiche danneggiate e vecchie sostituite da opere moderne e nella bonifica dei resti antichi. E' stato anche annunciato l'ammodernamento del museo con l’ampliamento delle sale espositive e l’ausilio di strumenti multimediali, ricostruzioni virtuali e realtà aumentata; tuttavia la stessa Soprintendenza ha lanciato di nuovo l’allarme davanti alla condizione di degrado del promontorio e ha evidenziato come in mancanza di immediati interventi di consolidamento a difesa del litorale lungo il versante sud dell’area archeologica, la costante azione di erosione del mare e degli eventi meteorici determineranno quanto prima il crollo delle strutture delle antiche fortificazioni di Kamarina, che rischiano di sparire per sempre inghiottite dal mare”. Di questo finanziamento non si sa più nulla mentre un altro finanziamento, ovvero quello di un milione di euro stanziato dal Ministero dell’Ambiente e assegnato al Comune di Ragusa, resta ancora inspiegabilmente fermo. “Chiediamo di conoscere lo stato dei vari finanziamenti e allo stesso tempo proponiamo di avviare un tavolo tecnico con i soggetti istituzionali presenti sul territorio interessato dal sito, ma chiediamo allo stesso tempo al Governo regionale di garantire, almeno, la manutenzione ordinaria dell'area, partendo dal ripristino delle recinzioni e della segnaletica. Inoltre potrebbe essere utile verificare, insieme al comune di Ragusa, la possibilità di intervenire, in via straordinaria, utilizzando i proventi dell'imposta di soggiorno comunale”.