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Elezioni Politiche 2018. Come si vota. Le novità introdotte dal Rosatellum

Le schede conterrano un tagliando antfrode

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Domenica 4 marzo si vota per il rinnovo delle Camere, dei Deputati e per il Senato della Repubblica e in milioni saremo chiamati ad esercitare il nostro diritto-dovere democratico di eleggere i nostri rappresentanti.

Le leggi elettorali cambiano e si rinnovano ( corsi e ricorsi della storia ) ma nella sostanza rimangono solo uno “strumento” in mano al cittadino - elettore per esprimersi ma in particolare per  partecipare al sistema democratico e rappresentativo di cui le elezioni politiche sono la manifestazione più alta.

Rispetto alle passate tornate elettorali, con l’avvento del “Rosatellum”, sono state introdotti alcuni importanti elementi di novità; come si vota?

Il 4 marzo ci verranno consegnate due schede di colore diverso, una per la Camera dei Deputati e una per il Senato della Repubblica, le schede saranno simili nella struttura perché il meccanismo elettorale è sostanzialmente identico; all’interno la scheda sarà ripartita in tanti riquadri quanti sono i candidati nel collegio uninominale. In cima ad ogni riquadro c’è scritto in evidenza il nome del candidato e a seguire i partiti che lo sostengono con a fianco ad ogni simbolo la lista del partito con i nomi dei candidati per la quota proporzionale.

L’elettore può votare:

Può segnare il nome del candidato e il simbolo di uno dei partiti che lo sostengono: questo è il modo più “completo e pieno” di esprimere il voto;

Può votare solo il simbolo del partito che preferisce: e in questo caso il voto si trasferisce automaticamente anche al candidato sostenuto da quel partito nel collegio uninominale;

Può votare solo per il candidato: ma anche in questo caso il voto si trasferisce automaticamente anche al partito che lo sostiene, o nel caso che quel candidato sia sostenuto da una coalizione il voto viene ripartito a tutti i partiti della coalizione in percentuale alle preferenze che i partiti di quella coalizione hanno ricevuto in quel collegio.

Non è ammesso il voto disgiunto! Se un elettore vota un candidato nel collegio uninominale e un partito che sostiene un altro candidato il voto viene annullato.

Una importante novità introdotta quest’anno è il tagliando antifrode: all’interno della scheda elettorale sarà presente un tagliando cartaceo contenente un codice progressivo alfanumerico generato in serie che verrà annotato sul registro elettorale. Dopo aver espresso il proprio voto l‘elettore dovrà consegnare la scheda elettorale chiusa al presidente di seggio e non metterla nell’urna, diversamente dalle precedenti elezioni.

Il presidente di seggio staccherà il tagliando dalla scheda elettorale e confronterà il codice con quello annotato sul registro elettorale. Dopo il controllo inserirà la scheda nell’urna che, così tornerà ad essere anonima. Il tagliando antifrode è stato inserito per contrastare la contraffazione delle schede, compilate fuori dal seggio e poi introdotte illegalmente.

(foto: archivio web)

 

 

 

 

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