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40 anni dopo tornano a riunirsi gli ex giovani de "Il rifugio"

La reunion, organizzata da Angelo Trapani, è stata un successo

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Ritrovarsi anni dopo, per una sera, di nuovo insieme. Rivedere gli amici con i quali hai trascorso la tua giovinezza e ritrovarsi a chiacchierare quasi come il tempo non fosse mai passato. Questo l’obiettivo di Angelo Trapani che in questi mesi si è impegnato a ritrovare gli amici con i quali la sera, soprattutto nel fine settimana, negli anni ’70 e ’80 si incontrava e trascorreva le ore nel famoso “Il rifugio”, locale di Luciano Busacca. 

Alla fine alla réunion hanno partecipato ben 28 “ex giovani”, che oggi hanno un’età che varia tra i 58 e i 62 anni. All'appello mancavano solo cinque partecipanti perché residenti all'estero. Gli stessi, però, sono stati comunque coinvolti perché contattati in videochiamata. L’unico veramente assente sarà purtroppo un amico della comitiva deceduto, ovvero Salvatore Cappellini. 

 

“Da tempo mi frullava questa idea in testa” dichiara Angelo Trapani “e stavo iniziando a lavorarci già qualche anno fa. Poi, purtroppo, è arrivata la pandemia e il lockdown per cui tutto si è bloccato. Certo- aggiunge- non è stato facile rintracciare tutti. Ho impiegato qualche mese a cercare e trovare i loro numeri di telefono e poi individuare una data che potesse andare bene per tutti. Alla fine, è stato meraviglioso organizzare e passare una serata di compagnia dei giovani di allora. Oggi siamo dei vecchietti…”

“Ci siamo ritrovati nel locale ‘I tre laghetti’. Ho organizzato un cocktail di benvenuto, antipasto e un giro pizza. In chiusura una bella torta. Ma l’obiettivo principale è stato ritrovarci e parlare un po’ dei vecchi tempi. Certo, è stato strano ritrovarci dopo quarant’anni. Alcuni quasi non li riconoscevo. Eppure, abbiamo trascorso ore e giorni interi insieme quando avevamo circa 13 o 14 anni. Ovviamente con gli anni ci siamo persi. Il lavoro, le famiglie…. È la vita. Mi ha fatto molto piacere, però, che tutti hanno accettato di partecipare e lo hanno fatto con grande entusiasmo. Tutti mi hanno ringraziato per l’idea e per l’impegno e alla fine i sacrifici non sono sembrati così pesanti. Sono orgoglioso di me e di quello che sono riuscito ad organizzare”. 

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