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Cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Pepi: "La storia non si cancella".

Riceviamo e pubblichiamo

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Leggo con stupore che a Vittoria è stata revocata la cittadinanza onoraria conferita al duce nel 1924.
Penso che sia un atto storico che non può essere giustificato con i parametri del presente, non si può cancellare tutto quello che è stato fatto nel periodo fascista. 
Andava valutato il particolare momento storico in cui fu votato quel riconoscimento. Nel 1924 stava nascendo il Ventennio e dominava la propaganda fascista, dunque molti consigli comunali, direi quasi tutti, conferirono al duce la cittadinanza onoraria. Ci fu persino il segretario comunale di Modica, che raccoglieva tutte le delibere di consiglio per spedirle a Roma per evidenziare alla propaganda qual era il sentire comune!
L'unico modo per debellare l'ideologia sbagliata del fascismo è dimostrare con i fatti che la nostra idea di Stato, liberale e democratico, è quella giusta, e non attraverso un ordine del giorno strumentale e anacronistico, oltre che promozionale e propagandistico di una parte politica. È un ordine del giorno inutile! La richiesta di cancellare la cittadinanza onoraria al duce è una sterile quanto tardiva ed antistorica iniziativa. Inoltre l’atto è stato presentato in modo strumentale, a ridosso del centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti insinuando che fu Mussolini a farlo assassinarlo. Non mi risulta!
 Un delitto mai risolto e da quello che si legge fu Farinacci a fare uccidere Matteotti e non Mussolini). Ritornando all'utilità di questo provvedimento? Quale vantaggio, oggi, a 99 anni, ne trarrebbe la comunità Vittoriese? Quale lo svantaggio?". Inoltre la cancellazione della cittadinanza onoraria non produce effetti giuridici perché decade con la morte del soggetto, che in questo caso è morto da diversi anni.
 
Nel corso dei decenni trascorsi dal 1924 ad oggi, nessuno dei sindaci insediatisi a Vittoria, nonostante il susseguirsi di colori differenti, ha sottoposto la questione della revoca di tale cittadinanza all’attenzione del Consiglio comunale neppure dopo l'arrivo degli americani quando la maggioranza era vestita di rosso.. Signori la storia non si cancella, si approfondisce, si studia, serve da ammonimento per il futuro, ma non si cancella. Rimangono edifici costruiti in epoca fascista ancora in uso. Con questa logica che si fa? Si buttano giù? Condividiamo bene i valori della Costituzione che già tramite le sue leggi rinnega il fascismo.
 Chiedo al Sindaco e agli amministratori comunali di occuparsi delle problematiche attuali e concrete e non di tematiche del 1924. 
Concludo con il dire che "Vittoria resta una città antifascista a prescindere dalla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini".
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