Un lungo dialogo crudo, intenso, che sa essere anche a volte sconvolgente ma che mette di fronte a una verità difficile per tutti da accettare. È l’ultimo libro, uscito proprio oggi, scritto dalla nota criminologa Cinzia Mammoliti, docente in ambito criminologico per la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell'Interno e per varie Scuole di Polizia nonché autrice di altri libri che trattono il tema della violenza psicologica ed in particolare del disturbo narcisistico della personalità . Nel titolo dell’opera, "Intervista a un narcisista perverso - Viaggio nella mente di un sadico seriale", è contenuto il duro lavoro di ricerca e studio che la Mammoliti ha portato avanti in questi mesi fornendo uno strumento importante per molte donne che nella loro vita hanno avuto la terribile esperienza di imbattersi in una personalità complessa, sadica, che ne ha distrutto la vita, non solo sul piano psicologico ma anche a volte anche fisico,visti i problemi di natura fisica che spesso molte donne riferiscono d’avere. Come si legge nel quarto di copertina, non si riesce capire come un uomo possa far credere agli altri di amare follemente una donna e poi fare di tutto per disintegrarla emotivamente e psicologicamente. La domanda è come può compiacersi e godere del dolore che provano le sventurate che si innamorano di lui? Come può razionalmente e meticolosamente programmare la distruzione di un altro essere umano senza provare alcun senso di colpa, nessuna compassione e nessun rimorso? Un narcisista perverso può e lo dimostra in questa intervista rilasciata a Cinzia Mammoliti, criminologa in prima linea da anni nello studio di questi soggetti diabolici, apprezzata da tantissime donne che in migliaia la contattano per chiedere aiuto e che trovano conforto e forza nei suoi commenti sui social, ma soprattutto prendono coscienza di ciò che è loro successo. Edito da Runa Editrice, "Intervista a un narcisista perverso – Viaggio nella mente di un sadico seriale", lo ricordiamo, è un’intervista che è stata commissionata all’autrice da un’importante Rivista di Psichiatria, a un narcisista perverso, indicato da un’equipe di specialisti operanti nell’ambiente penitenziario. Un viaggio nella mente di un sadico seriale, dunque, che mette di fronte a una verità difficile per tutti da accettare: la crudeltà esiste, è molto più diffusa di quanto non si creda, ma soprattutto, il più delle volte, proviene dalle persone amate e dalle quali si pensa di essere amati.