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Reset a gamba tesa sulla questione finanziamento destinato per il centro di condizionamento ortomercato vittoriese.

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Reset ritorna a parlare del mercato ortofrutticolo di C.da Fanello, chiedendo informazioni riguardo il finanziamento €1.380.000,00 per la realizzazione del centro di condizionamento e la piattaforma per il carico e scarico merci con annessi box per stoccaggio imballaggi.

A chiederlo è Alessandro Mugnas referente della suddetta Associazione che opera nel territorio vittoriese.

Dichiara: "Ci sembra alquanto aberrante la vicenda di questi fondi destinati a migliorie della struttura mercatale, eppure da comunicato stampa emesso dalla passata amministrazione Moscato in data 24 Luglio 2017, si elogiava “come fosse una vittoria” il recupero di quelle somme, ed è per questo che ci domandiamo dove sono finiti quei fondi  e se il progetto mai partirà?

 L’Ortomercato è ancora lì, senza nessun progresso strutturale e senza la minima ombra di accrescimento che possa portare benefici all’interno dello stesso, al territorio, nonché alla mole di lavoro che viene sviluppato dagli operatori interni, eppure sono già trascorsi 2 anni!

 Ci sembra pressappoco logico comprendere se la passata amministrazione propagandava ancora qualcosa di indefinito, oppure se le somme dopo essere state reinserite nel bilancio regionale del 2016 siano “state perse nuovamente” insieme al progetto e ai bandi di gara!

Non sono briciole, quindi ci preme sapere dove siano finite.

La struttura in quanto fulcro economico territoriale, e la stessa Città di Vittoria e i Cittadini, ha il diritto di comprendere con chiarezza cosa ne sia stato o ne sarà di tale finanziamento.

Attendiamo riscontro da parte della Commissione Prefettizia, - conclude Mugnas - augurandoci un celere attivismo nel controllo del suddetto progetto e finanziamento del periodo evidenziato, esplicitando che "pubblicamente domandiamo “anche se protocolleremo la medesima interrogazione” e pubblicamente chiediamo risposte.

Sono fondi regionali destinati alla città e comunque pubblici, quindi non sussiste nessuna difficoltà di chiarezza in merito, d’altronde crediamo sia d’obbligo il controllo globale e la vigilanza su fondi, progetti, finanziamenti e bilanci economici del passato, altrimenti non ha senso il commissariamento di un Comune da parte delle istituzioni statali. 

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